Sociologia - La società, un organismo strutturato

La vita sociale degli individui

Individuo e società sono i due termini del problema. Ai sociologi interessano i rapporti che gli individui intrattengono tra di loro nelle loro vite quotidiane, in qualunque contesto sociale (famiglia, scuola, lavoro, gruppo dei pari, fino alle interazioni casuali). Il rapporto tra individuo e società è mediato da istituzioni, gruppi sociali, organizzazioni a cui apparteniamo o entriamo in contatto.

Le strutture della società

Denaro, famiglia, gruppo dei coetanei, il linguaggio, ecc. sono tutte strutture che condizionano i nostri rapporti. La società è articolata in gruppi e organizzazioni, innumerevoli, grandi e piccoli, con zone di sovrapposizione reciproca. Uno dei compiti della sociologia è studiare il carattere strutturato della società in tutte le sue articolazioni, poi sarà più semplice capire in che modo in questa struttura l’individuo conduce la propria esistenza e instaura rapporti con gli altri.

L’azione sociale


Azione e omissione. Per Max Weber, l’agire sociale è l’insieme dei comportamenti che si riferiscono ad altre persone, l’azione sociale ogni singolo comportamento. Anche il tralasciare di agire è un’azione sociale, non solo un fare, come ad esempio un viaggio in autobus senza biglietto, che comporta un danno economico alla società gestrice del servizio e che può quindi causare un aumento del costo singolo del biglietto che si riverbera su tutti gli utenti.

Azione e reazione. L’azione sociale svolta magari non sortisce effetti sulla società (addirittura magari nessuno se ne accorge neanche), ma l’individuo la compie con l’idea che avrà un effetto su altri individui (ad esempio costruire un muro di difesa).

È un’azione sociale quel comportamento individuale che è a sua volta una reazione a quello che riteniamo sia l’agire sociale prevalente (es. soldati giapponesi: la guerra è finita ma loro la proseguono rifiutando di credere che la guerra sia finita perché le loro azioni sono coerenti rispetto al comportamento che i loro autori si aspettavano dalla loro società: il Giappone non avrebbe mai perso o comunque non si sarebbe mai arreso).

Per azione sociale si intende il singolo comportamento di un uomo sia di azione che di omissione nella misura in cui esso nelle interazioni o negli effetti attesi si riferisce all’azione di altri uomini.

 

Interazione e relazione sociale

L’interazione sociale è un sistema di azioni e reazioni reciproche tra due e più individui. L’intera società è fatta di interazione tra individui, gruppi, organizzazioni. Essa può anche essere molto fugace. Si pensi al nostro rapporto con i passanti: non li ricordiamo, ma condizionano le traiettorie nel nostro camminare.

Una relazione sociale si ha quando un’interazione si ripete o prolunga nel tempo, arrivando quindi a un contenuto stabile, creando un legame e strutturandosi di conseguenza. Ad esempio, se incontro regolarmente un certo signore per andare a scuola, nel momento in cui si crea la consuetudine di salutarsi, questa novità denota un orientamento dei comportamenti, non più causale, ma con delle attese e se per esempio uno dei due non saluta ci si chiede se sia successo qualcosa. Weber dà questa definizione di relazione sociale: un rapporto tra due o più individui che orientano reciprocamente le loro azioni.

Naturalmente le interazioni si formano e mutano nel tempo.




Le forme delle relazioni sociali

Queste possono anche essere molto diverse:

  •  stabili e profonde (amicizie, parenti, lavoro); momentanee e superficiali (un cenno di saluto per strada);
  •   cooperative o conflittuali. Relazioni con obiettivi compatibili o contrapposti; se acquisto il giornale, tra me il giornalaio non ci sono problemi; due avversari in un incontro di boxe hanno lo stesso obiettivo e il raggiungimento per uno lo esclude necessariamente per l’altro.

Nella stessa relazione i contenuti possono cambiare!

 

L’irrigidimento delle relazioni sociali, ripetizione e tipizzazione

Le relazioni tendono progressivamente a cristallizzarsi: se una persona la saluto una volta, poi la saluterò tutte le volte che la incontro; in un incontro di boxe ci sono delle regole rigide, prefissate. Processo di istituzionalizzazione, alla base di strutture sociali stabili (istituzioni). Si basa su due fenomeni: ripetizione e tipizzazione.

1.      Ogni attività umana si cristallizza secondo uno schema fisso, abitudini. Questo avviene perché sapere in anticipo come comportarci evita uno sforzo psicofisico, consentendoci di compiere azioni con un basso livello di attenzione. Per questo c’è una certa abitudinarietà nei comportamenti.

2.      Ma la consuetudine da sola non è sufficiente per avere la tipizzazione, è necessario che avvenga in un contesto sociale, non individuale, e che sia riconosciuto come tale. L’azione deve poi essere riproducibile, ossia chiunque la dovrebbe poter compiere. Ad esempio, se vado a letto alle 23 non compio un’azione tipizzata; togliersi i vestiti per andare a dormire è invece un’azione tipica e riproducibile da parte di chiunque. Vestirsi di bianco per giocare a tennis, tingersi i capelli quando diventano bianchi, praticare certi sport in certe zone del mondo dove sono popolari.

La ripetizione è la cristallizzazione di un comportamento di un individuo nel tempo; la tipizzazione è la cristallizzazione di un comportamento per tanti individui, che diventa uno standard per una collettività.

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